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CARDIOIDS Forme sottili oltre il pensiero

Monica Bisogno nasce nel 1972 in Svizzera da genitori italiani. Si forma a Napoli frequentando il liceo artistico e l’Accademia delle Belle Arti dove si diploma a pieni voti.
Dal 2001 vive e lavora in Svizzera

Giancarlo Bonomo – curatore della pubblicazione – dice dell’artista in uno stralcio dell’ampio testo:

“… La Realtà delle Cose è un infinito gioco di specchi che si riverberano l’uno nell’altro, verso una comune direzione. Un’energia perenne che ci piace definire Amore nella sua accezione più alta.
Essa contiene in sé – oltre la causa e l’effetto – il visibile e l’invisibile e non contempla per sua immutabile natura alcuna separazione. Quell’Amore che può essere compreso non dalla ragione della mente inferiore che tutto cataloga e divide, ma dal sacro fuoco del Cuore che con esso si fonde e compenetra. Nella vita lo avvertiamo come onda vibrazionale che anima tutti i corpi del nostro Essere, da quello di Luce fino all’ultima cellula del corpo grossolano. In quel preciso momento siamo allineati e tutto ha senso, forza, vita. Monica Bisogno ha voluto condurci in un lungo viaggio costellato da sospiri e stupori. Cosa siamo, poi, se non viaggiatori che hanno smarrito la destinazione e vagano nel buio, mai come in questa epoca. Abbiamo grandi mete ed ambizioni stellari. Ma forse, come insegna la Bisogno, dobbiamo solamente ritrovare la strada della vera vita non in luoghi lontanissimi ma dentro di noi per celebrarla nella gioia, giorno dopo giorno, fin quando ci sarà consentito. …”

Fausto Ranieri – ricercatore di verità come desidera definirsi al di là dei titoli accademici -il cui testo integra la presentazione del curatore, dice:

“…Un’opera che nasce da intuizioni fulminee e folgoranti sull’inesplicabile mistero dell’alterità (scrive l’autrice:
“Se per magia la mano riesce a trovare la strada nel cuore del foglio, ecco che l’ideale si rivela”), sulla fusione degli opposti in una rinnovata armonia e sull’equilibrio tra la dimensione dell’esser gettati nel mondo attuale e la dimensione della progettualità, del creare un mondo futuro pieno di energia vitale, sensualità e bellezza multiforme.
Per non concludere questo breve saggio, lasciandolo aperto a infinite nuove prospettive illuminanti, si può provvisoriamente sintetizzare il tragitto artistico, finora percorso da Monica Bisogno, in una parola: Amore…”